lunedì 22 gennaio 2018

"FARE DEMOCRAZIA" TRA CULTURA, EDUCAZIONE E POLITICA

Nell'odierna età della globalizzazione, del "finanzcapitalismo" e del "pensiero unico" neo-liberista, presentato ideologicamente come scienza tecnico-economico-finanziaria cui doversi supinamente conformare e genuflettere, gli spazi reali per la "presa di parola" dal basso sono sempre più esigui e marginali. Alla desertificazione degli spazi pubblici di confronto, dialogo e partecipazione, al dissolvimento dei luoghi fisici di formazione e di esercizio della cittadinanza attiva fa riscontro la moltiplicazione dei centri di consumo e di sperpero di beni e servizi sempre più fittizi. In questo modo, al soggetto-lavoratore-cittadino si va sempre più sostituendo la figura del soggetto "consumatore-consumato". 
Gli stessi luoghi preposti istituzionalmente alla formazione e all'istruzione delle nuove generazioni di cittadini sono sottoposti a politiche di tagli, dell'orario curricolare, del tempo pieno, del tempo prolungato, dei fondi d'Istituto, cui fanno riscontro sia l'accentramento dei poteri decisionali nelle mani dei dirigenti scolastici sia l'estensione dei sistemi e delle procedure di valutazione nazionale. Tutto ciò contribuisce ad acuire i  processi di gerarchizzazione della scuola, sempre meno "comunità educante" e sempre più azienda "produttrice" di saperi frammentati ed in pillole, di vacue abilità e labili competenze da assimilare, rielaborare e maturare "efficacemente"  nel minor tempo possibile grazie alla quasi sempre acritica ed irriflessa apologia dell'uso delle nuove tecnologie. 
All'attuale deriva liberista e tecnicistica si contrappongono saperi e pratiche sociali, economiche, politiche, culturali ed educative, che vanno nella direzione della ricostruzione della "presa di parola", ossia, verso la "mobilitazione cognitiva" e la ricomposizione di soggetti, parti territoriali e classi sociali messi ai margini e frammentati dai processi dalla globalizzazione neo-liberista.     
Questo Blog intende porsi come luogo di confronto critico e riflessivo sul "fare democrazia" sia rispetto ai suoi aspetti teorici (Filosofia, Epistemologia, Storia, Pedagogia, Scienze politiche e sociali) sia relativamente ai suoi aspetti pratico-educativi, tanto nei luoghi formali della formazione, quanto in quelli informali e non formali.
Ed ora diamoci da fare: Facciamo democrazia!